Nata e cresciuta nel ricco e contraddittorio Nordest, ma con legami di sangue e anima in tutta Italia, classe 1982. Mi chiamo Cristina DK e sono troppo giovane e allo stesso tempo troppo anziana per poter rimpiangere gli anni Ottanta. Diciamo che ne ho avuto un piccolo assaggio e… grazie, a posto così!
Modus Vivendi
Scientificamente inquadrata per professione e mentalità, cerco rifugio, ispirazione e sollievo nelle Arti (non le arti oscure, le Arti, punto).
Rifuggo gli estetismi eccessivi, le ortodossie e le mascherate low cost a favore della ricerca individuale e silenziosa.
Terrorizzata dalle vuote nostalgie e dal culto sordo e cieco delle vecchie glorie passate, rimango fedele all’unica epoca che abbia davvero senso vivere, e cioè l’oggi.
Credo nella coesistenza necessaria degli opposti e per natura preferisco indagare -e, se mi riesce, raccontare- gli aspetti nascosti di cose, fatti e persone.
Proprio dal piacere di raccontare l’ombra nasce questo blog, pura espressione del mio personale, variabile e discutibilissimo punto di vista su quella piccola parte del mondo Dark italiano che ho avuto tempo e modo di conoscere dal 2000 fino ad oggi.
Modus Narrandi
Non troverete fra i miei articoli la classifica dei dieci migliori club per serate dark, né le recensioni dei dieci migliori album dark wave. A me piace raccontare esperienze, non mettere punteggi: di arbitri e sedicenti esperti è pieno il mondo.
Compaio saltuariamente dietro la consolle per proporre le mie selezioni musicali. Questo non fa di me una dj, ma mi consente di condividere il mio gusto e far conoscere band giovani e validissime.
Abbandonato da una decina d’anni il pennello, ho voluto riprendere in mano la penna: è con questo meraviglioso strumento che trascorro ora molto del mio tempo e che disegno queste Dark Pages.
Piacere della mente e necessità del cuore.
Date parole al vostro dolore, altrimenti il vostro cuore si spezza
William Shakespeare, Macbeth