È una lettura leggera e frizzante. Gli autori hanno cucito insieme leggende, stralci di opere varie (letterarie e cinematografiche) e racconti di fantasia, in veste di guida turistica. Giustificati dall’aver dichiarato apertamente che non si tratta di saggistica, purtroppo non citano mai le fonti, quindi non è dato sapere se e quando i riferimenti storici o geografici siano reali o documentati e quando no, a meno che l’invenzione non sia resa assolutamente palese.
Qualche svista di editing neanche tanto leggera, ma complessivamente sfizioso. La mia parte preferita è quella sull’Inghilterra: ho persino imparato cos’è un bovindo!
Dei Vampiri ormai sappiamo. Il libro, invece, lo trovate qui.